DIRITTO BANCARIO:
il diritto bancario è quella branca del diritto che attiene alla banca come istituzione e come soggetto attivo o passivo di rapporti giuridici.
Nella prassi operativa, numerosi soggetti, quali persone fisiche e giuridiche, al fine di potere compiere degli affari, hanno accesso a canali di credito, a mezzo stipula di mutui, prestiti di natura personale, fidi bancari, cessione del quinto…
Come noto, a fronte dell’accesso a canali di credito, l’istituto finanziario erogatore, esige che l’importo finanziato, cui andranno ad essere sommati gli interessi, venga ratealmente corrisposto ad opera del fruitore.
La misura di questi interessi, però, non è liberamente quantificabile, dovendosi, piuttosto, attestare nell’ambito delle determinazioni sancite trimestralmente dalla banca d’italia.
Qualora l’istituto bancario dovesse convenire interessi al di sopra della soglia sancita dalla banca d’italia, viene a configurarsi il fenomeno dell’usura bancaria.
Orbene, l’art.1815, comma 2, cod. civ. sancisce che “se sono convenuti interessi usurari, la clausola è nulla e non sono dovuti interessi”.
La suddetta disposizione legislativa consente al fruitore del prestito, di ottenere la restituzione di tutte le somme indebitamente versate negli anni alla banca.
A tal proposito, lo studio legale avvocato Valentina Conigliaro offre la propria consulenza in merito alla natura usuraria di prestiti, mutui ipotecari, cessioni del quinto…, attraverso la redazione di consulenze di natura matematico-finanziaria, al fine di verificare il diritto del fruitore alla restituzione di somme indebitamente corrisposte.
Lo studio legale avvocati palermo offre, altresì, la propria consulenza ed assistenza giudiziale in materia di anatocismo bancario.
Per anatocismo bancario si intende la liquidazione degli interessi a debito del correntista con scadenza trimestrale, mentre gli interessi a credito sono liquidati annualmente.
Questa pratica determina una capitalizzazione degli interessi a debito, in modo tale che producano nuovi interessi e che accrescano esponenzialmente il debito a favore del creditore.
Alcuni istituti di credito applicano l’anatocismo nonostante sia vietato dal nostro ordinamento (art. 1283 cod. Civ.) e sia stato dichiarato illegittimo dalla corte di cassazione (sentenza del 4 novembre 2004, n. 21095).
La stessa corte di cassazione ha in seguito emesso una sentenza (n. 24418/10 del 23.11.2010) che afferma il divieto assoluto della capitalizzazione annuale o trimestrale degli interessi a debito e conferisce ai correntisti il diritto di richiedere il rimborso degli interessi sugli interessi non dovuti a causa dell’anatocismo.
Lo studio legale avvocati palermo presta, inoltre, la propria assistenza in sede di stipula di contratti bancari, quali prestiti, mutui e finanziamenti.